martedì 20 dicembre 2016

Il Ministro Poletti, Gramellini e gli emigrati laureati

A volte uno se le tira proprio addosso. L'ultima uscita del Ministro Poletti sui giovani laureati costretti ad emigrare per trovare un lavoro, è stata come carta moschicida per i commentatori.
Come spesso gli accade, Massimo Gramellini si è sentito particolarmente ispirato e ha scritto sulla Stampa di questa mattina ciò che leggerete qui sotto. 


MASSIMO GRAMELLINI
Il ministro del Lavoro con delega alle figuracce Giuliano Poletti ha deciso di sfatare a parole, e non solo con la sua presenza, l’affermazione retorica secondo cui sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. Lo ha fatto con l’eleganza e il tatto che lo contraddistinguono fin da quando spernacchiava come scansafatiche i laureati ventottenni, per la gioia degli specializzandi ancora curvi sui libri a quell’età. Poletti ha cominciato col dire che «se centomila giovani se ne sono andati dall’Italia, non è che qui sono rimasti sessanta milioni di pistola» e i maligni hanno subito pensato che la volesse mettere sul personale. Poi l’uomo delle coop rosse ha tirato l’affondo: «È un bene che certa gente se ne sia andata, sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più tra i piedi». Un mio amico - il cui figlio laureato in Ingegneria col massimo dei voti ha appena accettato un posto a Londra forse perché suo padre non aveva da offrigliene uno nella Lega delle Cooperative - si è leggermente risentito. Temo non abbia colto la delusione nascosta tra le pieghe della raffinata ironia ministeriale. Poletti non si capacita di come possano esserci centomila giovani così ingrati e antipatriottici da accettare un lavoro regolarmente retribuito all’estero piuttosto che immergersi nell’esilarante girandola italica dei «voucher» da lui promossi . 

Siamo in tanti a pensare che sia un bene che se ne siano andati. Un bene per loro. Mentre è un male che il ministro del Lavoro di un Paese con il record di disoccupati e precari rimanga ancora al suo posto a sparare pistolettate. 





4 commenti:

mauro novo ha detto...

Al ministro e' la seconda cazzata che scappa in pochi giorni, forse non sa piu' quando sia meglio parlare o tacere?
mauro novo

Modena ha detto...

Renzi e renzi bis.
Die governi di una mediocrità che raramente si è vista.
Viva il pd ��

Anonimo ha detto...

E' il SUO Ministro, caro Blogger - Cacciatelo.

Anonimo ha detto...

Povera italia, voucher è uguale a dire lavoro al nero ma con un minimo di regolare ad eventuali controlli, i nostri giovani diplomati o laureati costretti al precariato cronico con stipendi di 580 € al mese senza alcun diritto neanche all'infortunio sul lavoro, le coop che fanno concorrenza sleale ecc ecc, e il ministro del lavoro con la pelle del salame volutamente sugli occhi per far finta di non vedere, come si può incoraggiare a rimanere qui senza speranza, qualcuno me lo spieghi per favore.
Per fortuna che c'erano i rossi al potere se no come andava a finire ?