giovedì 2 giugno 2016

Viva l'Italia

Questa mattina, svegliandomi a Verona in una delle mie ormai rare gite lavorative, ho acceso come tanti la tv e ho guardato la cerimonia dei 70 anni d'Italia Repubblicana all'Altare della Patria, con il presidente Mattarella e la ministra Pinotti (che almeno si poteva vestire da donna, nell'occasione e in tempi in cui ne ammazzano una al giorno) e Renzi e tutti. 
Ho pensato alla mia Crescentino, naturalmente, e  mi sono sentita ancora una volta fiera dei miei nove anni (a singhiozzo) come sindaca. 
Alla manifestazione ce n'erano 400, di sindaci, per la prima volta. Uno di loro ha detto: "Molti di noi lo fanno solo per amore per la propria città". Mi sono riconosciuta in questa frase. 
Ma poiché detesto la retorica, vi saluto oggi con una canzone di Francesco De Gregori. E' dell'ottobre 1979, racconta l'amore per il nostro Paese, ma anche i tanti guai che abbiamo passato, che passiamo e passeremo. Come diceva Borrelli, "Resistere, resistere, resistere". Sempre valido. 
Buona Festa della Repubblica a tutti.

                                            VIVA L'ITALIA 


Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.

Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.

Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.

Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

7 commenti:

Capuleto ha detto...

Lei è una perenne fonte di sorprese.
E' forse l'unica persona al mondo che va a Verona e ........ si mette davanti alla televisione .
Mitica , e ....... per vedere la sfilata del due giugno.
Unica nel suo genere ha visto un programma con uno share da decimali .
Vabbè unicuique suum

Capuleto

Anonimo ha detto...

Non si fanno le cose per la città, si fanno per chi ci abita.
Voltaire 2000

MV ha detto...

Invito l'Anonimo che ha scritto a ritornare con un nickname, qui già ne ho pubblicati due nei giorni scorsi e non lo faccio MAI

mv ha detto...

Ma Capuleto del mio cuore, cosa fa una che è andata a dormire alle 4 dopo il concerto di Renato Zero e si sveglia alle 9,30 per tornare a casa e scrivere? Sapendo che è il 2 giugno, accende dal letto la tv. Io almeno faccio così. A me le celebrazioni piacciono, questa del 2 giugno poi un sacco, mi piace.

MV ha detto...

Grazie di questa occasione che mi da, caro Voltaire lei è un po' superficiale, mi scusi.
E' appena andato in onda su Sky un servizio sul Comune di Torino, dove spiegavano di aver fatto la cartolarizzazione su un certo numero di case che intendevano vendere, e di non esserci riusciti e di aver fatto per questo un prestito in banca, visto che servivano soldi. E' difficile in questi tempi vendere case.
Ma era solo una riflessione per dire: secondo lei, il palazzo giallo su Piazza Caretto al quale hanno tolto gli infissi, mettendo l'enorme cartello "Vendesi", si venderà facilmente?
Io mi auguro con tutto il cuore di sì, ma se ci volesse tempo, molto tempo, che fine farebbe il palazzo, invaso dai piccioni e reso umidissimo dal clima?
Ecco la necessità degli infissi, nell'interesse del proprietario/cittadino, e nell'interesse degli altri cittadini che quando passano di lì, vedono tutti quegli occhi senza cristallino e si spaventano.
L'interesse dei cittadini è di vivere in un ambiente armonioso, ben tenuto, pulito. Ed è anche l'interesse della città, intesa come corpo che tiene insieme i cittadini.
I cittadini possono non avere nozioni, o avere criteri estetici discordanti. L'interesse della città è l'armonia, per quanto possibile.
Avere attività che procurano posti di lavoro, è nell'interesse della città o dei cittadini? Tutti e due, perché se c'è lavoro la gente sarà più serena, potrà spendere qualche soldo per se stessa e farà girare il danaro, permettendo ai negozi di vivere (sempre se non si riducono a catapecchie, davanti a due belle colonne scrostate o mai pitturate negli ultimi 100 anni)
Allora, l'interesse della città e quello dei cittadini non sono molto molto spesso coincidenti?

Relzo ha detto...

Che l'interesse dei cittadini sia di vivere un un ambiente pulito è opinabile. Si guardi napoli ad esempio. O i nostri fossi.

Anonimo ha detto...

Ma lei che dovrebbe sapere, quanti sono i residenti in centro? Molto pochi rispetto alla "grande Crescentino". E in quanto a crescentinesi, li può contare sulla dita di una mano. Nessuno ci va ad abitare se può evitarlo. Non c'è motivo sensato per investire in una casa del centro, se non per metterci dentro i migranti a 35 euro al giorno.
Starsky