sabato 29 ottobre 2011

2/ Fine della relazione tecnica

Occorre precisare che in sede di Conferenza di servizi è emerso che l’area oggetto dei lvori è limitrofa
alla Roggia Camera (canale demaniale di irrigazione non arginato gestito dall’Associazione di Irrigazione Ovest Sesia)
e pertanto sulla medesim area grava il vincolo di cui agli articoli 22 delle N.T.A. allegate al vigente P.R.G.C.
e all’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i.

Poiché tale progetto è definito dalla normativa vigente come opera di pubblica utilità, indifferibile e urgente
(articolo 12 comma 1 del D.Lgs.387/2003 e s.m.i.) si è potuto richiedere alla Regione Piemonte – Direzione Opere
pubbliche , Difesa del suolo, Economia montana e foreste – Settore Tecnico Opere Pubbliche la deroga
prevista dall’art. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i. successivamente concessa Determinazione n. 2455 del 27 settembre 2011

Si ritiene pertanto errato affermare che occorreva, in funzione del vincolo prescritto dall’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i.,
invitare la ditta proponente a spostare la localizzazione del proprio impianto, in quanto la deroga concessa dalla
Regione Piemonte non è un privilegio per pochi eletti ma per tutti coloro che rientrano nelle casistiche previste dalle normative.

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In ultimo occorre precisare che i progetti della società CH4 e quello presentato dall’azienda Agricola Greppi non sono stati
sottoposti nè a verifica di Valutazione di impatto ambientale nè alla valutazione di impatto Ambientale
in quanto non previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e L.R. 40/98 e s.m.i.).
L’azienda Agricola Greppi ha presentato il proprio progetto in Provincia di Vercelli al fine dell’ottenimento
dell’Autorizzazione Unica di cui all’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i. in quanto la normativa vigente all’epoca
prevedeva per quella tipologia di impianto (impianto non in assetto coogenerativo) il procedimento di cui all’articolo appena citato.
(a cura dell'Ing. Fabio MASCARA
Area Pianificazione e Gestione del Territorio
Settore Urbanistica, Edilizia privata - pubblica, Ambiente del Comune di Crescentino)
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Biomasse e teleriscaldamento, la relazione tecnica

Ognuno avrà ormai sentito parlare dell'impianto a biomasse CH4, che sorgerà nei dintorni dell'Ente Risi
e che permetterà al Comune di Crescentino di usufruire del teleriscaldamento per le Scuole medie
e il teatro Angelini, con una riduzione per 15 anni del 70 per cento della tariffa.
Il teleriscaldamento viene considerato uno dei metodi più ecologici,
per la notevole riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Dalle nostre parti è un metodo usato ancora pochissimo, ma i suoi vantaggi
si riconosceranno meglio in futuro. Quello che segue è un riassunto tecnico
della procedura adottata dal nostro Comune per l'istruttoria di questo progetto,
che ha generato discussioni e polemiche.
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In data 07 luglio 2011 con nota prot. n. 9762 la società CH4 s.a.s. di Barra Giovanni e Brizio Marco ha presentato
presso lo Sportello Unico per L’Edilizia la “Procedura Abilitativa Semplificata” prevista dall’art. 6
del D.Lgs. n. 28 del 03 marzo 2011.

Il primo comma dell’articolo soprarichiamato recita: ”… per l'attivita' di costruzione ed esercizio degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili di cui ai paragrafi 11 e 12 delle linee guida, adottate ai sensi dell'articolo 12,
comma 10 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 si applica la procedura abilitativa semplificata…”.

Il paragrafo 12 delle linee guida recita:
“Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività:
a) Impianti di generazione elettrica alimentati da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas non ricadenti fra quelli di cui al punto 12.3 ed aventi tutte le seguenti caratteristiche (ai sensi dell'articolo 27, comma 20, della legge 99/2009):
1. operanti in assetto cogenerativo;
2. aventi una capacità di generazione massima inferiore a 1000 kWe (piccola cogenerazione) ovvero a 3000 kWt”

Affinchè un impianto possa essere definito in assetto coogenerativo occorre che i parametri di IRE e LT
(valori stabiliti dalla deliberazione n. 42/02 dell’AEEG) siano rispettati e, dalla documentazione progettuale prodotta
dalla società CH4 entrambi i valori risultano rispettati. Inoltre come richiesto dal Servizio Energia – Settore Pianificazione
territoriale della Provincia di Vercelli vi era la necessità che il Comune accertasse che il rispetto delle condizioni precedenti
fosse concretizzato tramite la realizzazione della rete di sfruttamento del calore. Pertanto è stato richiesto, ad integrazione
del progetto di teleriscaldamento presentato in data 07 luglio 2011, un progetto maggiormente definitivo e dettagliato
(come prescrive la normativa vigente) con allegato un disciplinare per la definizione di tale misura compensativa.

Analogamente avviene per un qualsiasi Strumento Urbanistico esecutivo o Permesso di costruire convenzionato,
in cui la convenzione tra l’Ente pubblico e il Proponente venga istruita e siglata contemporaneamente
alla presentazione della relativa istanza. Se la convenzione fosse stata realizzata antecedentemente,
allora si sarebbe potuto palare di accordi precedenti tra le parti coinvolte.

Rispetto al Documento programmatico “Piano Energetico Provinciale - Linee Guida Provinciali per la realizzazione
di impianti energetici, per il risparmio energetico e per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti” approvato
con Delibera di Consiglio Provinciale n. 148 del 30.03.2009 ed aggiornato con D.C.P. n. 185 del 28.09.2009
– Sezione 8 – Capitolo 8.2.2 punti1. e 2.”, considerata la potenza dell’impianto, è stato affermato dalla Provincia di Vercelli
che l’impianto proposto è compatibile con le previsioni del Documento programmatico sopra ricordato.

Il Comune, nell’ambito della propria attività istruttoria, doveva verificare la compatibilita' del progetto
con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti e la non contrarieta' agli strumenti urbanistici
adottati, nonche' il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie, e nel caso fossero stati
necessari atti di assenso nelle materie di cui al comma 4 dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241,
e tali atti non fossero allegati alla documentazione prodotta, il Responsabile del procedimento doveva provvedere
a convocare, entro venti giorni dalla presentazione della pratica, una conferenza di servizi ai sensi degli articoli 14
e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni.

In allegato all’istanza presentata gli elaborati prodotti erano i seguenti:

§ Elaborato n.1: Inquadramento generale;

§ Elaborato n.2: Piante Sezioni Prospetti;

§ Elaborato n.3: Relazione tecnica;

§ Elaborato n.4: Documentazione amministrativa relativa ai terreni;

§ Elaborato n.5: Documentazione fotografica;

§ Elaborato: Relazione geotecnica redatta dall'ing. Paolo Doria (iscritto all'ordine degli ingegneri della
Provincia di Torino al n. 8431 T) dello studio STA Engineering;

§ Elaborato: Valutazione previsionale di impatto acustico redatta dal Perito Industriale Fea Federico
iscritto al Collegio dei periti industriali e Periti industriali laureati della Provincia di Cuneo al n.185;

§ Documentazione amministrativa relativa alle imprese esecutrici dei lavori in progetto prevista
dagli articoli 90 e 99 de D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;

§ Preventivo di connessione alla rete MT di Enel Distribuzione per Cessione per l’impianto di produzione
da fonte Biogas per una potenza in immissione richiesta di 975 kW sito in strada Rabeto sn con allegato
Tavola di progetto (Elaborato 1 ) e Codice rintracciabilità;

§ Parere preventivo igienico sanitario ai sensi dell’art. 48 della L.R. 56/77 e s.m.i. (Parere favorevole condizionato);

§ Parere Comando Provinciale Vigili del Fuoco Vercelli (parere favorevole).
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Al fine comunque di tutelare maggiormente tutti gli interessi coinvolti si è ritenuto opportuno sospendere
l’iter istruttorio della pratica e convocare per il 25 luglio 2011 una conferenza di servizi così come consentito
dalla normativa vigente. A seguito di tale conferenza sono pervenuti i seguenti pareri, ognuno dei quali
contiene una serie di prescrizioni riportate nella Relazione del Responsabile del procedimento
e successivamente recepite nella Determinazione n.29 del Responsabile del Servizio Urbanistica:

§ Nota della Regione Piemonte – Direzione Opere pubbliche, difesa del suolo, Economia montana e foreste
datata 22 luglio 2011 e pervenuta in data 21 luglio 2011 ed assunta al prot. n. 10553;
§ Nota della Provincia di Vercelli – Settore Tutela Viabilità, Difesa del suolo, Protezione civile – Servizio
Geologico e Difesa del Suolo datata 25 luglio 2011 e pervenuta in data 25 luglio 2011 ed assunta
al prot. n. 10577 avente ad oggetto: “Istanza di Procedura abilitativa semplificata presentata ai sensi
dell’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 e s.m.i. per la realizzazione ed esercizio di un Impianto di digestione
anaerobica da biomassa di origine agricola da situarsi nel Comune di Crescentino (Vc). Società agricola
CH4 di Barra Giovanni e Brizio Marco e C. s.a.s. da Torino (Potenza elettrica pari a 999 kW)
Parere per la conferenza di servizi del 25/07/2011”;
§ Nota della Provincia di Vercelli – Settore Tutela Ambientale – Servizio Rifiuti – Emissioni – Inquinamenti
e bonifiche datata 22 luglio 2011 e pervenuta in data 25 luglio 2011 ed assunta al prot. n. 10578 avente
ad oggetto: “Società agricola CH4 di Barra Giovanni e Brizio Marco. Istanza di PAS per Impianto di digestione
anaerobica da biomassa di origine agricola Parere per conferenza di servizi ex art. 6 c.5 D.Lgs. n. 28/2011”;
§ Nota della Provincia di Vercelli – Settore Pianificazione territoriale – Servizio Energia datata 22 luglio 2011
e pervenuta in data 25 luglio 2011 ed assunta al prot. n. 10593 avente ad oggetto: “Istanza di Procedura abilitativa
semplificata presentata ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 e s.m.i. per la realizzazione ed esercizio
di un Impianto di digestione anaerobica da biomassa di origine agricola da situarsi nel Comune di Crescentino (Vc).
Società agricola CH4 di Barra Giovanni e Brizio Marco e C. s.a.s. da Torino (Potenza elettrica pari a 999 kW.
Parere per la conferenza di servizi del 25/07/2011”;
§ Nota della Provincia di Torino – Servizio Gestione Rifiuti e bonifiche datata 25 luglio 2011 e pervenuta
in data 25 luglio 2011 ed assunta al prot. n. 10637 avente ad oggetto: “Società agricola CH4 -
conferenza dei servizi indetta per il 25/7/2011 Trasmissione parere”;
§ Nota dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia datata 25 luglio 2011 e pervenuta in data 27 luglio 2011
ed assunta al prot. n. 10735 avente ad oggetto: “Società agricola CH4 di Barra Giovanni e Brizio Marco.
Istanza di procedura abilitativa semplificata per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica
da biomassa di origine agricola in Comune di Crescentino. Conferenza di servizi del 25/07/2011”;
§ Nota dell’Agenzia Regionale per la protezione Ambientale datata 26 luglio 2011 e pervenuta
in data 29 luglio 2011 ed assunta al prot. 10894 avente ad oggetto:” Istanza di Procedura abilitativa
semplificata presentata ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 e s.m.i. per la realizzazione ed esercizio
di un Impianto di digestione anaerobica da biomassa di origine agricola” ubicato in Comune di
Crescentino (Vc) e presentato dalla ditta CH4 con la quale si comunica l’impossibilità di presenziare
alla Conferenza di servizi convocata per il 25 luglio 2011.

Dato atto che la procedura abilitativa semplificata di cui all’art. 6 del D.Lgs. 28/2011, attuata
con il progetto presentato dalla Società CH4, discende sostanzialmente dall’autorizzazione unica
di cui all’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento ha provveduto, in sede
di istruttoria della pratica, a far integrare la documentazione prodotta con le richieste emerse dai
pareri sopraelencati e con ulteriore documentazione quale:
§ la valutazione di Incidenza Ecologica (ex art. 5 del D.P:R. n.357/1997 e s.m.i., L.R. n. 19/2009 e s.m.i.)
dalla quale risulta che il progetto presentato non determina un’incidenza negativa diretta sui SIC
e sulle ZPS adiacenti: tuttavia emergono alcune criticità da cui discendono alcune prescrizioni finalizzate
a evitare gli effetti negativi indiretti a tutela dello stato di conservazione dei Sic e delle ZPS;
§ la comunicazione alla Soprintendenza relativamente alla verifica archeologica preventiva sull’area
interessata dai lavori in oggetto dalla quale è scaturita la prescrizione di dover effettuare delle trincee
esplorative con l’obbligo di comunicare il nominativo della ditta esecutrice dei lavori e il relativo calendario di cantiere.

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Occorre precisare che in sede di Conferenza di servizi è emerso che l’area oggetto dei lvori è limitrofa
alla Roggia Camera (canale demaniale di irrigazione non arginato gestito dall’Associazione di Irrigazione Ovest Sesia)
e pertanto sulla medesim area grava il vincolo di cui agli articoli 22 delle N.T.A. allegate al vigente P.R.G.C.
e all’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i.

Poiché tale progetto è definito dalla normativa vigente come opera di pubblica utilità, indifferibile e urgente
(articolo 12 comma 1 del D.Lgs.387/2003 e s.m.i.) si è potuto richiedere alla Regione Piemonte – Direzione Opere
pubbliche , Difesa del suolo, Economia montana e foreste – Settore Tecnico Opere Pubbliche la deroga
prevista dall’art. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i. successivamente concessa Determinazione n. 2455 del 27 settembre 2011

Si ritiene pertanto errato affermare che occorreva, in funzione del vincolo prescritto dall’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i.,
invitare la ditta proponente a spostare la localizzazione del proprio impianto, in quanto la deroga concessa dalla
Regione Piemonte non è un privilegio per pochi eletti ma per tutti coloro che rientrano nelle casistiche previste dalle normative.

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In ultimo occorre precisare che i progetti della società CH4 e quello presentato dall’azienda Agricola Greppi non sono stati
sottoposti nè a verifica di Valutazione di impatto ambientale nè alla valutazione di impatto Ambientale
in quanto non previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e L.R. 40/98 e s.m.i.).
L’azienda Agricola Greppi ha presentato il proprio progetto in Provincia di Vercelli al fine dell’ottenimento
dell’Autorizzazione Unica di cui all’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i. in quanto la normativa vigente all’epoca
prevedeva per quella tipologia di impianto (impianto non in assetto coogenerativo) il procedimento di cui all’articolo appena citato.
(a cura dell'Ing. Fabio MASCARA
Area Pianificazione e Gestione del Territorio
Settore Urbanistica, Edilizia privata - pubblica, Ambiente del Comune di Crescentino)
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sabato 15 ottobre 2011

Impianti a biomasse, la doppia reazione


Una sconcertante contraddizione si è manifestata su una stessa realtà. La costruzione in corso d'un impianto di biomasse, alla Frazione Cerrone, a ridosso del quale vivono le famiglie dei proprietari dell'impianto (e tra questi l'ex sindaco Fabrizio Greppi) e dov'è collocato un grazioso agriturismo, non pare aver destato l'interesse di alcuno, né proteste di alcun genere. Ben diversa la reazione di alcuni crescentinesi di fronte alla prossima costruzione di un secondo impianto, del quale è stato approvato dal Comune di Crescentino il progetto nella Giunta dello scorso lunedì, 10 ottobre, e che comporta il forte vantaggio per la Città di una convenzione che prevede per 15 anni l'erogazione del teleriscaldamento alle Scuole Medie e all' Auditorium Angelini con una riduzione del 70 per cento della tariffa: in tempi nei quali gli Enti Locali saranno sempre più colpiti dai tagli dei trasferimenti dello Stato, e costretti dunque a ridurre servizi, con questa convenzione saranno risparmiati dalla Città ben 500 mila euro, che potranno esser destinati ad altri fini pubblici dalle Amministrazioni che si succederanno.
E' evidente come questo sia un risultato notevole per la Collettività, ma è poco accorto - o in malafede - chi ritiene che il Comune abbia badato soltanto al risparmio (sia pure un risparmio nell'interesse della Città). Infatti sono anche state attivate nell'interesse della salute degli abitanti dell'area tutte le procedure previste; ma non solo: a garanzia di tutti si è voluto acquisire ogni e qualsiasi possibile parere di Enti coinvolti, fino a portare - dopo aver provveduto, dunque, a tutte le tutele - alla recente conclusione dell'iter, per un'opera che - lo ricordiamo - la normativa vigente definisce "di pubblica utilità", indifferibile e urgente. Tanto più oggi, che un referendum ha cancellato per la seconda volta il nucleare in Italia, e l'energia da qualche parte deve pure essere ricavata.

La reazione di alcuni cittadini che abitano a circa 300 metri dall' Ente Risi, vicino al quale sorgerà l'impianto della CH4, si è fatta sentire la scorsa estate, quando si è diffusa la notizia dell'intenzione della costruzione. Purtroppo le legittime perplessità, e il comprensibile timore di veder perdere di valore le proprie abitazioni, sono stati cavalcati da terzi in modo scomposto e strumentale.

Occorre sottolineare che gli abitanti dell'area, pur volendo difendere un proprio interesse, non hanno cercato informazioni più dettagliate, e non hanno nemmeno voluto ascoltare il punto di vista dell' Amministrazione. Hanno organizzato un loro incontro pubblico in Comune ma non hanno invitato né Sindaco né assessori. Non solo: una visita organizzata dalla CH4 a un impianto simile a quello progettato, in modo che fosse possibile rendersi conto direttamente dell'impatto ambientale, è andata incredibilmente deserta. L'unica richiesta aprioristica e pregiudiziale è stata quella della sospensione della decisione: che poi era un atto impossibile da attuare, in base alle normative vigenti. E in più la CH4, se avesse voluto, avrebbe tranquillamente potuto iniziare i lavori scavalcando il Comune, con il solo parere della Provincia, e non concordare il teleriscaldamento che invece ci fa risparmiare 500 mila euro.

Peccato per questi cittadini, che si mostrano pieni di ciechi pregiudizi verso un'Amministrazione che in due anni e mezzo ha saputo - è sotto gli occhi di tutti - cambiare il volto di una città tramortita dall'incuria. Peccato per questi cittadini, perché prima o poi - non avendo voluto vedere di persona un impianto esistente - scopriranno il modesto impatto ambientale del nuovo impianto, che sarà circondato da filari di alberi e vegetazione e addirittura renderà più gradevole di oggi il panorama che si scorge dalle loro finestre. Peccato, anche perché potrebbero usufruire dell'acqua calda prodotta, a condizioni favorevoli, e così risparmiare sulla spesa del riscaldamento, cosa che aumenterebbe perciò il valore della loro abitazione. Nel Nord Europa ci sono ormai mini-impianti di biomasse a disposizione dei condomini, che si riscaldano con la propria produzione di umido.

Di tutto questo, che è ormai presente e futuro, non si cura l'ex assessore Salvatore Sellaro, che contro l'impianto CH4 ha addirittura incominciato uno sciopero della fame, con un gesto del tutto legittimo ma con un sapore di eroismo d'altri tempi (e però anche una sapiente promozione mediatica propria dei tempi d'oggi: eccezionale la foto del medico che gli controlla la pressione!), per alimentare le paure - legittime quanto per fortuna ingiustificate - delle persone, in base a quelli che appaiono risentimenti personali.

L'intento, ci pare, è ancora una volta quello di vendere un'immagine spregiudicata e trafficona d'una Amministrazione che invece agisce semplicemente ed esclusivamente nell'interesse collettivo, in ogni suo atto. Anche questa volta (e spiace davvero vedere certo ambientalismo dei dintorni - che non si è scaldato sulla costruzione del nuovo deposito D2 delle scorie nucleari - accorrere per un richiamo degno di miglior causa). Gli strumentalismi sono miserie che nulla hanno a che fare con la difesa di valori ideali nei quali molti - e certamente l'Amministrazione che oggi guida la Città - si riconoscono, non solo a parole ma anche soprattutto nella prassi e nelle decisioni.

Amministrazione Comunale di Crescentino

venerdì 14 ottobre 2011

Sellaro, lo sciopero della fame, le multe


La mattina del 10 ottobre, il signor Salvatore Sellaro ha iniziato uno sciopero della fame, per far conoscere pubblicamente la sua personale contrarietà alla installazione di una centrale di biomasse nel territorio della nostra Città. Non appena ho appreso di questo sciopero da un cittadino ch'era passato davanti al Peso Pubblico (dove Salvatore stava iniziando la sua protesta e già aveva accanto a sé alcuni collaboratori di giornali locali), sono andata immediatamente a incontrare Sellaro nella mia qualità di Sindaco, per informarmi della natura del suo proposito e per rendergli noto che - pur rispettando in toto il suo diritto a manifestare pubblicamente l'opposizione alle scelte della Città - comunque i permessi per l'installazione erano stati dati nel pieno e integrale rispetto dei requisiti che la legge detta.

Il giorno successivo, ho appreso che i vigili urbani della nostra Città, sollecitati dalle telefonate di alcuni cittadini, erano andati a fare un sopralluogo al Peso Pubblico e, avendo riscontrato alcune violazioni della legge, avevano multato il signor Sellaro per le infrazioni da lui commesse: auto in sosta vietata, e mancata autorizzazione a una manifestazione pubblica.
Questi, i fatti. Che necessitano di alcune precisazioni, per evitare speculazioni.

1) Il diritto di esprimere dissenso pubblico contro decisioni che non si condividono (comprese quelle della mia Amministrazione, ovviamente) è sacro, inviolabile, e verrà difeso da me sempre e comunque.

2) Il signor Sellaro sostiene di aver inviato informazione del suo proposito di sciopero alle istituzioni di Vercelli, ma non ha informato il Comune di Crescentino.

3) Per quanto mi rincresca che le multe comminate dai vigili " per dovere di ufficio" possano apparire - nel contesto - una ritorsione contro la protesta del signor Sellaro, non posso non prendere atto di quanto i vigili hanno fatto in esecuzione dei loro compiti istituzionali. E' diritto di Salvatore ricorrere contro queste sanzioni presso l'Autorità competente.

4) Però, proprio per riaffermare il mio principio di tutelare sempre e comunque il diritto al dissenso - specie se questo dissenso è rivolto verso di me - ribadisco che il "dovere di ufficio" non ha alcuna relazione con le decisioni politiche del Sindaco.


Invito infine l'ex assessore - cui mi lega una antica amicizia - a desistere dal suo sciopero, ora che ha ottenuto per il suo gesto tutta la pubblicità che si voleva procurare.