lunedì 21 novembre 2011

La CRISI secondo Albert Einstein




"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.

La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.

Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.


Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza.

L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.

Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito.

E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.

Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.

Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."

Albert Einstein


sabato 19 novembre 2011

Lavoro in cambio della casa


Demetrio Malara

Assessore all'Assistenza
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La crisi economica che ha interessato il nostro Paese negli

ultimi mesi, ha avuto ricadute pesanti sul territorio del Co-

mune di Crescentino causando difficoltà alle famiglie non

più in grado di sostenere le spese di affitto.

L’Amministrazione nell’intento di promuove azioni di so-

stegno e non potendo contare sulla disponibilità di alloggi

di edilizia residenziale pubblica ha acquisito da tempo in comodato

d’uso quindici alloggi situati in Via Mazzini al fine di con-

cederli ad altrettante famiglie. L’obiettivo di questo pro-

getto è quello di responsabilizzare il soggetto richiedente

che nell’impossbilità totale o parziale di corrispondere al

Comune la quota mensile di € 180,00 quale rimborso spe-

se, accetta di essere impiegato in lavori di pubblica utili-

tà per il valore equivalente (€ 10,00 orarie per 18 ore men-

sili).

L’attività di pubblica utilità potrà essere svolta dall’assegna-

tario dell’alloggio di pubblica emergenza o da un componen-

te del nucleo familiare che occupa l’alloggio (designato dal-

l’assegnatario) purchè di età non superiore ad anni 70.

Le aree di attività individuate sono indirizzate allo svolgimen-

to di attività sociali:

sorveglianza per attività culturali, folkloristiche, accompagna-

mento di anziani e disabili, pulizia locali, manutenzione di

aree verdi, piccoli lavori di manutenzione.

Le mansioni, l’orario e/o la durata dell’attività sarà condor-

data tra l’assegnatario dell’alloggio di emergenza e il Re-

sponsabile del Gruppo di Volontari della Protezione Civile.

Il Comune si impegna a fornire al soggetto coinvolto nel

Progetto idonea copertura INAIL e per la Responsabilità Civile

e tutte le attività di tutoraggio per consentire l’esecuzione

delle mansioni individuate.

Le intenzioni della nostra Amministrazione ben si identificano

in questo progetto: l’impegno per contrastare i momenti criti-

ci delle famiglie deve corrispondere una collaborazione

da parte di tutti perché le difficoltà economiche oggi colpiscono

anche i comuni ma con un piccolo impegno reciproco possiamo

migliorare la qualità della vita della nostra comunità.

sabato 12 novembre 2011

Si è dimesso Berlusconi

Il Presidente del Consiglio Berlusconi

Ha rassegnato le dimissioni

Nelle mani del Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano

(sabato 12 novembre 2011, ore 21,40)

venerdì 11 novembre 2011

La Bibbia, La Periferia, la malafede


Mimmo Càndito, che come sanno tutti è mio marito, ha scritto un post che ci riguarda da vicino per il suo blog.
Ho pensato che fosse interessante condividerlo, eccolo.

Quando l'informazione è piegata alla politica
Qualche anno fa, il Pulitzer - il più prestigioso premio giornalistico - non venne assegnato al "New York Times", nè al "Washington Post", e nemmeno al "Wall Street Journal", ma a un piccolo settimanale provinciale che stampa circa 10.000 copie. La motivazione diceva di "un esempio di giornalismo", capace di raccontare con obiettività la vita di una realtà locale. Bene, quello che è certo è che molto difficilmente quel premio sarebbe potuto essere assegnato ad alcuni dei giornali locali che - per mie vicende familiari - mi accade talvolta di sfogliare nel comprensorio di Vercelli.
Quello che mi colpisce, soprattutto, è la spregiudicatezza con la quale si scopiazzano alcuni vizi di molta stampa nazionale - particolarmente il vizio di "fingere" di fare informazione piegando le notizie a un obiettivo politico preciso: "sputtanare" chi fa politica in un campo che non sta negli interessi della proprietà del giornale (e/o dei suoi direttori) . Si chiama ormai "metodo Boffo", e sconcerta con quanta diligenza venga applicato anche alla realtà locale.
Qualche giorno fa, ho letto il titolo di apertura di prima pagina d'uno di questi giornaletti, "la Nuova Periferia". Diceva quel titolo: ."Crescentino "butta via" la parola di Dio". Poichè ho qualche interesse familiare in Crescentino (mia moglie ne è Sindaca), ho letto il pezzetto, che veniva pubblicato in un riquadrato, pensando: Poffarbacco, sono in mezzo ai miscredenti, agli inceneritori della fede religiosa, ai distruttori di qualsiasi etica, ai violentatori della libertà di pensiero, e non me n'ero accorto.
La notizia era vera. Ma era anche falsa.
Di che cosa si trattava? Il Comune di Crescentino ha deciso di riordinare la biblioteca cittadina, e rimettendo in ordine la dotazione dei libri offerti alla lettura ha proceduto alla eliminazione dei volumi che sono in doppione oppure sono troppo vecchi e inutilizzabili. Tra questi volumi, anche una copia della Bibbia (altre copie, ovviamente, restano nella dotazione in lettura). Sono pratiche usuali nelle biblioteche di tutto il mondo. Non solo: ma c'è che quei volumi non vengono affatto "buttati via", e sono soltanto accantonati in attesa di destinarli ad altre istituzioni che non li hanno in biblioteca (un carcere, pe esempio).
Dunque, appariva vero che a Crescentino si era "buttata via la parola di Dio".
Ma era falso che il fatto rispondesse al senso che si ricava leggendo quelle frasi.
Infatti, leggendo il titolo del giornale piazzato con ogni evidenza in prima pagina, quello che se ne interpretava era: a Crescentino il Comune usa violenza alla religione, la disprezza, addirittura la manda nella spazzatura. Insomma, i soliti "comunisti".
Credo che utilizzerò questo esempio per una delle mie lezioni all'Università: un classico caso di manipolazione, che piega l'informazione a un obiettivo politico.







domenica 6 novembre 2011

Crescentino fra Po e Dora, giorni difficili (ma monitorati)


Desidero tranquillizzare chi passi da questo blog, sul monitoraggio della situazione della Dora e del Po, in questi giorni problematici. L'unità di Protezione Civile è attiva, anzi attivissima, con l'aiuto della Croce Rossa (pronta con posti letto e pasti caldi in caso di sfortunate evenienze) e di quant'altri, e con la supervisione della Protezione Civile della Provincia.
Abbiamo il conforto dell'attenzione del Prefetto, e del presidente della Provincia Riva Vercellotti. Entrambi ieri a tarda sera hanno partecipato a una lunga riunione alla Protezione Civile locale, durante la quale sono stati informati delle attività di sorveglianza svolte finora.
I fiumi vengono monitorati minuto per minuto, c'è raccordo con il resto del territorio che essi attraversano prima del nostro. La popolazione che vive sulle fasce che si affacciano sui corsi d'acqua è stata allertata, una prossima riunione si terrà stasera alle 18 per fare il punto.
Speriamo di avere anche un po' di fortuna, con il tempo. Preghiamo, e incrociamo le dita.

venerdì 4 novembre 2011

Malara: ecco il Natale solidale

(A cura dell'assessore all'Assistenza Demetrio Malara)

Anche quest’anno gli interventi a favore delle famiglie in

difficoltà, colpite dalla perdita del lavoro e dall’inflazione

trovano una risposta solidale da parte dell’Amministrazione

Comunale che mette a disposizione n. 250 buoni spesa

da destinare a residenti nel nostro Comune che rientrino in una

delle seguenti casistiche:

  1. Utenti del banco solidale;

  2. Famiglie senza reddito i cui componenti non

percepiscano ammortizzatori sociali;

  1. Pensionati al minimo senza altri redditi;

  2. Nuclei familiari con ISEE dell’anno 2011, per i

redditi 2010, minore o uguale a € 5.600,00.


I moduli di richiesta saranno disponibili presso il Comune

(ufficio anagrafe) dal 15 novembre 2011 e dovranno essere

presentati entro il 5 dicembre 2011.

I buoni spesa potranno essere ritirati dagli aventi diritto a

partire dal 15/12/2011 presso l’ufficio anagrafe e potranno

essere spesi esclusivamente negli esercizi commerciali

presenti sul territorio di Crescentino che aderiscono all’ini-

ziativa esclusivamente da sabato 17 dicembre 2011 a dome-

nica 8 gennaio 2012.

Le risorse disponibili per l’erogazione dei buoni acquisto

ammontano a € 7.500,00; i buoni hanno un valore nominale

di € 30,00 cadauno e verranno erogati rispetto alle domande

privilegiando i nuclei familiari con presenza di minori

e di soggetti portatori di handicap.

L’elenco dei negozi aderenti verrà consegnato unitamente

al buono.

L’Amministrazione si rende conto che l’entità dell’aiuto è

minimo ma, tenuto in considerazione il momento di manca-

ti trasferimenti di risorse da parte del Governo centrale ai Co-

muni, con questo importante stanziamento il Comune

di Crescentino vuole dare alle famiglie in difficoltà un gesto

di solidarietà che le faccia sentire meno sole.


mercoledì 2 novembre 2011

Il commercio, i portici, l'Ascom






Quasi quasi mi ha fatto più male l'Ascom delle mie 5 fratture.
Riepiloghiamo. All'ultima riunione dei commercianti, per parlare degli annosi problemi delle attività economiche nel Centro Storico di Crescentino, avevo notato una bionda, sorridente signora, che era appunto dell'Ascom. E non so se debbo a lei la terribile reprimenda che ha fatto sul giornale dell'Associazione dei Commercianti a proposito dei volonterosi tentativi di ravvivare la zona della città che cerchiamo tutti disperatamente di non spegnere. Potrà anche darsi che io sia una carogna incompetente, come leggo fra le righe, ma anche al nemico più efferato andrebbe riconosciuta una briciola di umanità e magari di buone intenzioni.
I tentativi di questi ultimi mesi sul blocco parziale di parte di traffico nel Centro Storico, andavano tutti nella direzione di portare vita ai negozi che restano sotto i portici di Via Mazzini e nei dintorni. Assicuro i miei concittadini e i commercianti che la sopravvivenza di tali negozi è interesse della collettività tanto quanto dei privati che esercitano la loro professione. Sappiamo bene che la crisi ha ricominciato a mordere, e che non abbiamo ancora toccato il fondo: ma un Comune non può intervenire con sussidi per attività private (a parte il fatto che i soldi non ci sarebbero) e l'unica cosa che ci resta è cercare di animare il Centro con molte attività (cosa che è stata fatta quest'estate, copiosamente), restituire una bella piazza al passeggio (Piazza Caretto, che ora piace ma per la quale all'inizio sono volate bordate tremende), favorire i cosiddetti mercatini del sabato (e purtroppo c'è qualcuno che tratta male gli espositori, cosa veramente riprovevole).
Certo, se questo Centro Storico è cadente, se le facciate e i tetti vanno letteralmente in pezzi, se i proprietari delle case vivono altrove e lasciano indifferenti i loro beni all'affronto inesorabile del tempo, ben diverso risulta l'appeal di una passeggiata fra mattoni usurati e tristi. Forse l'Ascom, oltre che dare a me della carogna incompetente, potrebbe alzare gli occhi sopra i negozi, e cercare di affrontare un argomento che non sarà interamente nelle sue corde, ma a Crescentino come altrove, non è più rinviabile. Non sono temi facili ma a risolvere i problemi della prima elementare siamo tutti capaci. Le criticità del commercio nei centri storici si intrecciano in modo inesorabile con quelli degli edifici che tale commercio ospitano. Facciamoci un pensiero tutti insieme, guardiamo alle Fondazioni Bancarie o ad altri enti che ci possano aiutare. La strada per affrontare la questione non è solo quella della polemica sterile. La guerra si fa tra nemici, il Comune e i Commercianti hanno invece un interesse comune: arginare il degrado e favorire lo sviluppo delle città.