martedì 30 dicembre 2008

Approvato il P.R.G.

ATTENZIONE!! Pare che La Stampa di oggi abbia riportato la notizia dell'approvazione del piano regolatore di Crescentino!

lunedì 29 dicembre 2008

Le nostre frazioni

Riceviamo e pubblichiamo:
Sono un abitante della Frazione Santa Maria. Vorrei porre all'attenzione di tutti un dato inequivocabile che rappresenta quanto l'amministrazione comunale non abbia, negli anni, avuto la minima intenzione di tutelare e far crescere le frazioni di Crescentino.
Le frazioni sono state lasciate al degrado più assoluto: da anni il Comune non si è più occupato della manutenzione ordinaria di strade ed illuminazione pubblica. Presso la frazione Galli, non è stata realizzata la famosa piazzetta che era stata richiesta come opera di primaria importanza da parte dei cittadini.
Volevo chiedere come mai, una amministrazione che dovrebbe rappresentare non solo il capoluogo ma anche le frazioni, non se ne sia occupato pensando esclusivamente negli ultimi mesi ad addobbare Crescentino con i soliti fini propagandistici.
Roberto

domenica 28 dicembre 2008

Cronistoria piano regolatore Crescentino


Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Dott.ssa Venegoni, seguendo il blog ho notato un particolare interesse da parte dei lettori nei confronti delle vicende legate al piano regolatore crescentinese. Le invio dunque una cronistoria del p.r.g di Crescentino, che ho redatto personalemente, e che intendo mettere a disposizione di chi non abbia capito bene cosa sia successo negli ultimi anni. Molto cordialmente. Un suo sostenitore.

Prima di essere redatto il P.R.G. vi è stata la stesura della deliberazione programmatica del 10 aprile 2001. La deliberazione programmatica detta le linee guida per la redazione dl Piano Regolatore dal punto di vista politico.
In reazione a tale deliberazione, l’amministrazione Greppi ha sempre dichiarato che tale documento non sarebbe rilevante al fine del Piano Regolatore stesso.
Nella relazione inviata dalle Regione Piemonte in data 24 ottobre 2006 e giunta al Comune il giorno 30 c.m., vengono ripresi numerosi aspetti presenti nella deliberazione programmatica. Ecco che viene evidenziata una prima contraddizione rispetto a quanto dichiarato sull’utilità della deliberazione dall’Amministrazione comunale.
Secondo la relazione della Regione che va a richiamare aspetti della deliberazione, occorre riconsiderare il vecchio P.R.G. che estendeva i fabbricati all’ area sud del paese (Fiume Po) non considerando dunque l’applicazione dell’ art. 9 bis che vietava appunto la costruzione su terreni alluvionati.
Lo sviluppo deve dunque avvenire verso la Frazione Campagna collegando tale frazione al paese di Crescentino. Questo criterio viene adottato sempre nella deliberazione programmatica.
In seguito viene presentato il nuovo Piano regolatore al quale i cittadini presentano delle osservazioni mai considerate dall’ Amministrazione.
A questo punto vengono presentati 3 ricorsi in relazione ad un danno ricevuto e non ad un lucro cessante. In seguito la Regione Piemonte specifica che alcuni aspetti vanno corretti.
Il P.R.G. viene in prima istanza esaminato dalla Regione dal punto di vista della formulazione. Occorre dunque verificare se siano presenti tutti i documenti.
Verificata la mancanza di tutta la documentazione idonea, l’Amministrazione invece di fornire tali documenti, richiama indietro il Piano Regolatore.
In questo modo non fu possibile passare alla valutazione di merito.
E’ in questa fase che la destinazione d’uso relativa all’ Oratorio Comunale, viene modificata da area di servizio ad area residenziale. Viene riordinato il Piano Idrogeologico.
In seguito viene approvato il P.R.G, vengono presentate delle osservazioni ma non accolte.
Una volta rivista la formulazione, la Regione Piemonte si occupa di valutare il merito.
Vi è un incremento dell’area fabbricabile del 40% rispetto al tetto massimo previsto dagli studi della Regione sull’aumento della popolazione nei prossimi 10 anni.
Secondo l’Amministrazione Comunale l’incremento della popolazione porterebbe a 15.600 abitanti, secondo la Regione si arriverebbe ad 11.000 unità.
Ecco che nella relazione della Regione si specifica che occorre eliminare quei terreni destinati ad uso fabbricabile che eccedono il 40% rispetto la previsione massima di crescita.
I terreni eliminati dal Piano Regolatore devono essere necessariamente quelli che non congiungono la frazione Campagna a Crescentino.
Quindi i terreni bloccati lo sono per due motivi fondamentali
  1. poiché non costituiscono congiungimento tra Campagna e Crescentino;
  2. poiché esposti all’ art. 9 bis.
Supermercato Conad: La Regione chiede all’Amministrazione di rivedere la posizione di quell’area. E’ stata inserita nel P.R.G. come area residenziale ma in realtà doveva trattarsi di un’area commerciale.
Frazione Lignola: questa area era stata inserita nel Piano Regolatore con 2 varianti successive.
La Regione non entra nel merito dell’ adozione delle due varianti ma ha sollevato i seguenti dubbi:
  1. Non si è tenuto in considerazione la presenza del Rio Fonna che è stato eliminato illegittimamente;
  2. vi sono problemi di accesso legati ala Frazione per quanto riguarda i camion. La mancanza di una strada doveva essere considerata dal Comune;
  3. dall’ asse del Rio Fonna non è possibile costruire per circa 10 metri da entrambi i lati.
Pertanto la Regione Piemonte ritiene opportuna la ricollocare il complesso in un’altra area comunale.
Oratorio: non pare considerabile trasformare l’area adibita a pubblica utilità in area residenziale.
Aree verdi: la Regione chiede di inserire una voce di bilancio nella quale impiegare risorse al fine di possedere i mezzi economici necessari agli espropri ed alla trasformazione delle aree in aree verdi.
Edificio suore: si rende noto che siccome su quell’area non è ancora stato costruito, non occorre convertirla da area di pubblica utilità ad area residenziale.
La relazione della Regione Piemonte si conclude dicendo che il Piano Regolatore è da rinviare al Comune affinché si possa adempiere alle osservazioni presentate.
Il Piano Regolatore di Crescentino è fermo così dall’anno 1988.

Lettera aperta di CGIL, CISL e UIL Piemonte alle Istituzioni, alle forze politiche e sociali

Pubblichiamo la lettera redatta dai segretari regionali di CGIL,CISL e UIL Piemonte in relazione alla crisi che investe tutta la regione e che sta toccando da molto vicino anche l'industria crescentinese.

Il quadro della situazione economica e produttiva del Piemonte continua a peggiorare. Rispetto ai settori già in sofferenza nei mesi precedenti alle ferie, le situazioni di crisi si sono allargate a macchia d’olio, e investono ormai tutti i settori produttivi, i servizi, il terziario, fino alla cooperazione sociale. Per questa ragione c’è assoluto bisogno che si mettano in campo, a tutti i livelli, gli sforzi necessari per contenere gli effetti negativi della crisi sull’occupazione e sul reddito dei lavoratori, e contemporaneamente, si adottino misure straordinarie per frenare la recessione e sostenere un rilancio della domanda interna e dell’economia. Pur avendo apprezzato la tempestività della Giunta regionale nell’insediare il tavolo sulla crisi, attendiamo che lo stesso produca misure a sostegno del sistema produttivo e interventi di tutela per le fasce più deboli dei lavoratori. Il Patto per lo Sviluppo, sottoscritto nell’ottobre scorso, contiene già importanti indicazioni, che per essere attuate necessitano di risorse che possono essere disponibili solo evitando l’esercizio provvisorio. È necessario che anche a livello nazionale la discussione in corso sui provvedimenti del Governo si concluda rapidamente con la definizione di interventi adeguati alla gravità della crisi, come richiesto dalle confederazioni CGIL CISL UIL, a partire dalla risorse per gli ammortizzatori per il 2009. Per la rilevanza che ha la nostra regione, una particolare attenzione va posta al settore dell’auto, della componentistica e dell’indotto. Oggi siamo di fronte ad una caduta pesante del mercato a livello globale; ma è evidente che proprio la crisi di vendite dei modelli tradizionali, accelererà la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie, con motori a combustione diversa dai derivati del petrolio. Il posizionamento futuro del settore, quando la crisi rallenterà, dipenderà da quanto si è investito e sviluppato nei prossimi mesi. Altri paesi europei (Francia, Germania, Svezia, Inghilterra), e di recente anche gli USA, hanno messo in campo consistenti interventi per misure anticicliche e per il sostegno alla ricerca e all’innovazione. È evidente che interventi pubblici a favore di alcuni costruttori creano una inaccettabile disparità nella competizione internazionale, poiché pongono alcuni soggetti in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Il nostro Paese, che nel recente passato ha già pagato duramente l’uscita da altri settori strategici, non può permettersi una tale sottovalutazione. Ciò che è in gioco non è il sostegno a un’azienda ma garantire condizioni di sviluppo che non penalizzino un settore tanto vitale nell’economia del Paese. Per queste ragioni CGIL CISL UIL del Piemonte chiedono a tutte le istituzioni, alle forze politiche e sociali di fare quanto possibile perché sia difesa la nostra principale industria manifatturiera con interventi adeguati alla portata della crisi in atto.

CGIL CISL UIL Piemonte

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale!


Cari Crescentinesi, ormai mancano poco più di 48 ore al Natale.
Giocando un po' con la fantasia, quale regalo natalizio vorreste per Crescentino e quali sono le vostre aspettative per il 2009?
Lo staff di Amare Crescentino augura a tutti buone feste.

lunedì 22 dicembre 2008

Degli ottimi propositi

Ecco un esempio di come il nostro Governo intende investire sul futuro:

Roma, 20 dicembre 2008 - "L'Italia deve ricominciare con il nucleare. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. Stiamo studiando la possibilita' di nuovi progetti con i paesi vicini e poi dovremo programmare centrali nucleari in Italia. Ci vorranno sette anni".


domenica 21 dicembre 2008

Ma quanti Sindaci?!

Riceviamo e pubblichiamo:


Si può restare impressionati nello scoprire quanti candidati a sindaco ci sono in un paese di 8000 anime; c’è chi si propone con la forza di un’ associazione, chi si ricicla per l’ennesima volta, chi si azzuffa nel partito e anche chi si candida come novità. Da un anno a questa parte si sono visti personaggi illustri della nostra città affissi sui più disparati manifesti per attaccare rivali, rispondere ad accuse, esultare per presunte vittorie o semplicemente presentare manifestazioni create per l’occasione, alle volte in atteggiamenti che, conoscendo i soggetti in questione, proprio non gli si addicono. Ormai è una vera invasione e anche sulla stampa locale è in corso la gara su chi compare più volte, perché come i big insegnano questo è il momento dell’invasione elettorale e si deve cogliere ogni pretesto per comparire sui giornali,non importa se per notizie di interesse cittadino o se per semplice concessione di chi dovrebbe scrivere la cronaca di Crescentino. Come diversi miei concittadini vedo da anni girare intorno al comune tante persone “volenterose” armate di altrettanti buoni propositi: peccato però che in parte siano destinati a svanire nel momento in cui si ottiene la guida della città, perchè ben presto tutto finisce nel dimenticatoio ed i problemi di Crescentino rimangono lì al loro posto (almeno per chi non partecipa a questa spartizione chiamata elezione comunale) cioè tra la cittadinanza. Non c’è dubbio che andando sempre così le cose soprattutto i più giovani si sentano, per dirla con eleganza, ininfluenti nelle sorti della loro città, dove se non sei nelle grazie di qualcuno di “importante” nessuno ti ascolta; come se questo non bastasse di per sé ci si aggiunge anche la mancanza di sbocchi occupazionali da imputare ad anni in cui non è stata promossa una vera campagna per attirare importanti insediamenti produttivi, perché come i fatti dimostrano non si crea una vera occupazione semplicemente costruendo capannoni o promuovendo solo piccole realtà artigianali che purtroppo finiscono con il cadere come foglie alle prime difficoltà. Una volta, come conforto a questa situazione, si sarebbe detto “ma si, pensiamo alla salute!”… e allora pensiamoci alla salute, perché sembra che pochi si siano accorti che tra Saluggia e Trino ci siamo noi e che 580.000 euro di indennizzo al nostro comune per il nucleare non sono niente in rapporto alla minaccia per la nostra salute che arriva dalle perdite della piscina Eurex (o Avogadro, perché nessuno è certo sulla provenienza dell’inquinamento della falda acquifera superficiale); è incredibile vedere ragazzi che da Torino vanno a Saluggia per protestare contro il pericolo incombente delle scorie nucleari e contare i miei concittadini presenti sulle punte delle dita: cari amministratori, se avete un minimo di dignità, vergognatevi dell’elemosina che ci è stata fatta piuttosto che esultare, vergogniamoci tutti! Come se non bastasse le centrali elettriche E-on e Galileo Ferraris sulla strada per Vercelli e le discariche di Alice Castello completano lo splendido paesaggio che qualcuno ha permesso che ci circondasse; fa male vedere la mia città oggi ma soprattutto fa male vedere la rassegnazione nei cittadini, che sono stati portati nel tempo a non protestare più qualsiasi porcheria succeda. La speranza per il futuro sta nel rifiutare chi della politica locale ne fa un mezzo per arrivare ad altri obiettivi e nel non farsi abbagliare dalle loro iniziative spudoratamente a scopo elettorale, perché il futuro non può passare da un piatto di agnolotti a luglio e da un mega panettone a dicembre e credere un giorno di trovare lavoro, farsi una famiglia e invecchiare sereno nel luogo dove si è nati non può essere solo un sogno.

Andrea’82

Silenziosa rassegnazione


L'ottimo intervento di Giuseppe, assai significativo nella sua pacatezza, si sposa con alcuni altri commenti più brevi ma non meno pessimisti, e con l'ampio post di Dario Gallo che mi pare veramente un ragazzo in gamba.
Noi di Crescentino abbiamo questa spada di Damocle sulla testa, direi dalla fine degli Anni Sessanta con l'avvio della Centrale di Trino. Quarant'anni di spada di Damocle e di scongiuri silenziosi sotto il tavolo, di cancri espolsi, mentre tutto intorno fioriscono attività che i Comuni nostri vicini promuovono per incassare, nella depressa area padana, senza chiedere a noi che gli stiamo addosso se saremmo d'accordo.... e non sarebbe stato stupefacente se, richiesti di un parere, avessimo dato ai tempi un sonoro sì.
Queste sono aree di silenziosa rassegnazione, e a Crescentino la gente non protesta dal tempo dei Tizzoni. Qualche Tizzoni è stato cacciato, da allora. Ma ce n'è sempre uno pronto a prendere il suo posto. I comitati d'affari che hanno sostituito l'odiato tiranno lavorano silenziosi, hanno un loro codice comunicativo e modi spicci che si traducono poi in "opere" di non sempre squisita fattura. Di noi umani si fanno un baffo.
In quanto ai comuni vicini che caricano se stessi e noi di scorie e di centrali varie, verrebbe da dire: almeno, loro incassano. Noi, neanche quello.
Mi ricordo che un giorno, qualche anno fa, al bar si parlava della riconversione della Teksid, e io dissi che sarebbe stato bellissimo bonificare la zona e l'enorme edificio e farci un parco di divertimenti sulla Dora. C'era il dirigente di un partito (di sinistra), mi guardò come se fossi pazza....
Non ci restano che gli scongiuri? Il problema è anche riuscire a mettere in campo la fantasia, inventarsi idee e iniziative per ricostruire dei centri di interessi (umani, ovvio: così la pensiamo noi poveri utopisti) generali, coagulare intorno a figure e temi l'attenzione di quei ragazzi che guardano il vuoto dalle panchine. L'educazione, la scuola. Tutto nasce da lì, mica avevamo bisogno che arrivasse Obama, a dircelo. Lo sapevamo già. Saluti a tutti dall'America.

Marinella Venegoni

sabato 20 dicembre 2008

Cosa fare per il nostro territorio?



Riceviamo e pubblichiamo:

Gentile Staff di Amare Crescentino,
premetto che non sono un assiduo frequentatore di blog in genere ma semplicemente mi sta a cuore Crescentino, questo paese dove sono nato e ho vissuto tutta la mia vita e per questo motivo questa sera mi trovo a partecipare anche io a questo “bar virtuale”. Già, bar virtuale come è scritto all’inizio. E' proprio vero ciò che dice Marinella Venegoni, quando parla di ragazzi che vagano per le panchine senza aver voglia di andare in un posto preciso. E' esttamente così, purtroppo lo stesso copione che si ripete all’infinito oramai da anni, tutte le sere, vedersi con gli amici e finire a guardarsi negli occhi per trovare qualcosa da fare come se questo paese non ci offrisse niente…
Ma non è così. Questo paese ha sempre offerto molto. Io in prima persona posso portare l’esempio dei miei genitori, che qui hanno trovato come tanti altri lavoro e la possibilità di un futuro. Sarebbe bello poter continuare anche oggi a raccontare storie del genere, e invece ci tocca sentire parlare sempre di più delle nostre zone solo per le cose negative che accadono, che a quanto pare ultimamente sono in aumento…
Non bastassero la crisi economica, la mancanza di lavoro, l’insicurezza generale di questi ultimi mesi, si è aggiunto anche il fatto di essere considerati a malincuore una specie di cassonetto dell’indifferenziato dove tutti si permettono di “donarci” quello che gli altri si rifiutano di ricevere. Un esempio su tutti? Le scorie nucleari. Ho come l’impressione che non se ne parli abbastanza, che si cerchi in qualche modo di infangare l’argomento. Ma probabilmente sono malpensante... Certo è che facendo mente locale mi tornano agli occhi le immagini di qualche anno fa, in un paesino del sud che risponde al nome di Scanzano Jonico, dove allora tutta la gente (ripeto, tutta) è scesa in piazza per opporsi al vergognoso scarico di rifiuti provenienti da tutta italia, secondo la condivisibile idea che ognuno si debba tenere ciò che è suo, e che un solo paesino non si debba sobbarcare ingiustamente tutti i rifiuti di una nazione. Quelli sì che avevano a cuore la propria terra…e qui da noi? Abbiamo a Saluggia (quindi dietro l’angolo) un sito di stoccaggio di scorie nucleari “provvisorio” (qualcuno prima o poi dovrà spiegarmi cosa ci può essere di provvisorio in un deposito radioattivo..) che altro non è che una bomba ad orologeria che porta solo inquinamento dell’acqua che NOI beviamo, svalutazione estrema a livello economico delle case dove NOI viviamo, alta percentuale di malattie a NOI che viviamo vicino a questo scempio…e NOI dove eravamo? NOI abbiamo fatto sentire la nostra voce? NOI ci siamo opposti a tutto questo? La risposta purtoppo è NO. NOI non abbiamo fatto assolutamente nulla, ed è questa la cosa più grave, non far sentire la propria voce, far sentire che ci siamo e che siamo contro tutto questo. Esattamente come ha fatto Saviano, anche noi possiamo dare un segnale forte facendo capire cosa non fa bene a NOI, alla nostra zona, alla nostra salute.
Scusate la lunghezza del mio pensiero, ma spero con tutto il cuore di spingere qualcuno a dire la propria su questo argomento, qualcuno che come me ama Crescentino, per evitare che si sprofondi nel dimenticatoio più di quanto non si sia già.
Colgo l'occasione per augurare a tutti gli utenti del blog un buon Natale.

Giuseppe



venerdì 19 dicembre 2008

Un Natale sotto tono


Per gli italiani si preannuncia un Natale sotto tono o, meglio, all'insegna della preoccupazione, secondo il sondaggio Confesercenti - Swg . Sono in aumento coloro che prevedono un Natale austero (dal 14 al 16%) e difficile (dal 13 al 21%). Calo il numero di coloro che lo considerano come una occasione di speranza (dal 53 al 44%) o si dimezza la percentuale di chi lo considera gaudente (dal 12 al 6%). Di conseguenza sono meno gli italiani che se lo aspettano migliore (dal 24 al 21%), o uguale (dal 57 al 50%) mentre cresce di 10 punti il numero di quelli che temono un peggioramento (dal 19 al 29%).
Le tredicesime ammonteranno a 37 miliardi e 877 milioni di euro e, di queste, quasi 17 milioni andranno spese in acquisti che risultano però in forte calo rispetto al 2007. Salgono le quote destinate al pagamento dei conti in sospeso e per i mutui.
A spendere di più in acquisti resta un 4% mentre il 65% è convinto che spenderà meno.
Nel vocabolario del Natale entra dunque la parola crisi. A condizionare i comportamenti degli italiani non sono solo i pezzi: un italiano su cinque pensa che peggiorerà la situazione economica familiare, uno su dieci è preoccupato per il suo futuro del suo lavoro.
Ma dove andranno le tredicesime impiegate nelle spese natalizie? Ancora una volta a guidare la classsifica sono le spese correnti per casa e famiglia, subito dopo ecco la voce “risparmio”, seguita da quelle non meno impegnative dei “conti in sospeso”. Solo dopo spunta il capitolo”regali” e quello “mutui”. In testa troviamo l'abbigliamento (43% delle riposte), poi cibo e vino (un altro 26%), i libri (17%) che soffiano il terzo posto ai giocattoli (16%). C'è un 9% che pensa ai viaggi, mentre non pare annata per i gioielli confinati al 2%.

giovedì 18 dicembre 2008

Riceviamo e pubblichiamo


Buongiorno a tutti, intervengo per dare un consiglio agli utenti del blog: invece di lasciare "Anonimo" a firma dei commenti, mettete piuttosto un nome di fantasia come "Cuore infranto" o "Scacco matto" o "Bob Dylan". In questo modo, firmandosi sempre con lo stesso nickname, si riuscirà a qualificare i propri interventi senza perdere l'anonimato e salvaguardando il diritto di replica.
A garantire il contenuto c'è l'amministratore, che cassa le cose a rischio di reato e cattivo gusto. Buona giornata. RossoPomodoro81

Riceviamo e pubblichiamo



Appena eletto, Barak Obama ha detto che la strada della ripresa passa dalla scuola e dall'istruzione. Tradizionalmente, la Destra ha un'idea meno forte di questo fondamentale settore, e il Governo Italiano con i suoi tagli e le sue riforme ne sta dando un chiaro esempio. Nel tritatutto finisce, a discesa, pure la nostra Comunità: non è tanto un fatto di bandiera, un dover tener su l'orgoglio locale, quando la desolazione del veder prevalere, quando si tratta di accorpamenti e presidenze, criteri che con la Scuola non c'entrano nulla. E, fatto curioso, tutto questo giro di valzer intorno al Calamandrei avverrebbe all'interno del grande mare della Destra Regnante: è il disegno di una gerarchia di potere, dove la nostra cittadina sta stabilmente all'ultimo posto.


mercoledì 17 dicembre 2008

Addio Calamandrei!



Che la Provincia di Vercelli sia diventata negli ultimi anni l'ufficio stampa dell'On. Roberto Rosso da Trino ce ne eravamo già accorti da tempo. Passi che ad ogni tornata elettorale locale ci viene recapitato il periodico dell'istituzione provinciale L@vorando raffigurante la sua classica foto raggiante, passi che Terre d'Acqua sia stata rivisitata ad immagine e somiglianza dell'illustre deputato ma adesso è davvero troppo.
E' notizia degli ultimi giorni che la Provincia di Vercelli abbia espresso l'intenzione di accorpare l'ITCG Piero Calamandrei di Crescentino con la scuola alberghiera di Trino Vercellese. Con questa deliberazione, la presidenza dell'istituto Calamandrei sarà spostata a Trino con le conseguenti classiche ripercussioni negative in ambito didattico.
Ancora una volta la scuola viene utilizzata come strumento di propaganada elettorale. Ci chiediamo come mai un istituto quotato e storico come il Calamandrei debba essere accorpato ad una struttura recente come l'alberghiero di Trino. Inoltre ci pare quantomeno singolare il declassamento di un istituto tecnico a scapito di un istituto professionale che possiede connotazioni completamente diverse rispetto alla scuola crescentinese.
Sulla vicenda, sindaco ed amministrazione comunale non hanno espresso opinioni denotando la scarsa influenza che i nostri rappresentanti comunali possiedono nei confronti degli omologhi provinciali.

lunedì 15 dicembre 2008

Economia ed ecologia



La crisi che ha colpito i mercati finanziari mondiali si sta riversando come un ciclone anche sull'economia reale. Consumi in calo, carovita, scarso potere d'acquisto per le famiglie sono i termini che affollano ogni giorno i telegiornali di tutto il mondo. La congettura economica negativa che è e sarà la protagonista indiscussa per i prossimi anni, viene rappresentata come un qualcosa di inaspettato ed indipendente dalle scelte di politica economica degli Stati e degli organismi sovranazionali. Ci troviamo di fronte ad una crisi di sistema: un capitalismo in crisi che non regge più, la volontà da parte dell'economia di basare tutto l'esistente su regole di mercato che per molto tempo sono state equiparate ai testi sacri. Inoltre una politica debole ed incapace di percepire i bisogni reali delle persone, ha condito questa insalata con un pizzico di disgregazione sociale ed emarginazione delle fasce più deboli della società. Quali sono dunque i rimedi da attuare per uscire da questa crisi e dare alle nuove generazioni un nuovo modello di sviluppo? Credo che la riconversione dell'economia dal punto di vista ecologico possa essere il primo passo per ritornare ad una dimensione più umana della società. Coniugare ambiente ed ecologia diventa fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridare slancio al sistema economico attuale che si trova in debito di idee. In Francia, il ministro dell'Ecologia francese, Jean-Louis Borloo, presentando un piano di sviluppo delle energie rinnovabili, ha dichiarato: “la Francia avrà almeno una centrale solare fotovoltaica in ogni regione”. Il Presidente Eletto degli Stati Uniti Barak Obama, ha annunciato che nei prossimi dieci anni verranno investiti 150 miliardi di dollari nelle fonti rinnovabili: energia eolica, energia solare, e biocombustibili di nuova generazione che porteranno nuove industrie e 5 milioni di nuovi posti di lavoro. Mentre il resto del mondo cerca di rilanciare la propria economia attraverso queste fonti di energia pulita, il nostro Ministro degli esteri si preoccupa di difendere d'ufficio le industrie italiane più inquinanti, chiedendo agli altri paesi europei deroghe sui parametri del pacchetto clima.
Abbiamo constatato personalmente nel nostro caro vercellese come la costruzione in serie di nuove centrali provoca esclusivamente danni alla salute dei cittadini senza neanche fornire, a parziale risarcimento del danno, occupazione ai più giovani. I comuni non avrebbero fatto meglio ad investire i fondi di indennizzo ricevuti dalla Provincia di Vercelli per le scorie stoccate a Saluggia nelle energie pulite, come sta avvenendo nel resto del mondo? Speriamo che questo non rimanga il solito dubbio senza una risposta.

Dario Gallo

giovedì 11 dicembre 2008

Incarichi affidati a consulenti esterni dal Comune di Crescentino

Cliccando su questa tabella è possibile consultare i dati che si riferiscono agli incarichi di consulenza e collaborazione esterna conferiti dal Comune di Crescentino nell'anno 2007, comunicati all'Anagrafe delle Prestazioni e presenti nella banca dati informatica alla data del 3 settembre 2008. In seguito all'Operazione Trasparenza del Ministro Brunetta mirata ad una consultazione più limpida di tali dati da parte del cittadino, abbiamo deciso di pubblicare questa tabella per rendere noti gli incarichi affidati esternamente dall'amministrazione comunale a liberi professionisti. Gli elenchi, suddivisi per comparto e settore di appartenenza dell'amministrazione dichiarante comprendono gli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni, relativi all'anno 2007, con la descrizione e la durata dell'incarico, l'importo previsto da corrispondere, nonché l’importo erogato nell’anno di riferimento a fronte di quell’incarico (art. 53 del D.Lgs. 165/2001 comma 14). Gli incarichi sono tutti quelli regolarmente approvati dal Responsabile del Procedimento di ogni amministrazione e trasmessi dalle Amministrazioni pubbliche.

Non condivido quello che io ho pubblicato su Facebook

In replica a quanto riportato dai giornali locali sulla vicenda Facebook, l'assessore Arlotta si difende così: “non mi si può accusare di apologia del fascismo per aver riportato sulla mia pagina on – line il video dei sette nani che cantano faccetta nera. Se avessi davvero voluto fare apologia avrei messo in rete ben altro. Mi prenderò una settimana di tempo per rispondere alle altre accuse e per verificare gli estremi per una denuncia nei confronti di chi ha violato la mia pagina personale di Facebook.”
In un altra dichiarazione resa alla stampa si legge: “il fatto di avere inserito nel mio spazio virtuale video di chiara estrazione fascista non significa condividerli. Inoltre quei video sono stati presi dal sito Youtube e non prodotti dal sottoscritto”. Come dire, noi autori di questo blog e redattori di tutto ciò che viene inserito nei post, non siamo né convinti del contenuto né condividiamo ciò che noi stessi scriviamo. Veramente un modo singolare di difendersi da parte di Arlotta.

lunedì 8 dicembre 2008

L'assessore su Facebook


A fronte dell’eccessivo potere esercitato dai media tradizionali nei confronti dei soggetti politici, la rete internet ha rivoluzionato il mondo dell'informazione e della comunicazione politica come sino ad ora l’abbiamo percepita.
E' sorta negli ultimi anni la possibilità di creare nuovi spazi pubblici accessibili per via telematica attraverso i quali veicolare informazioni ai cittadini e permettere la partecipazione attiva degli stessi al dibattito politico.
Negli ultimi giorni si è parlato molto in paese del profilo Facebook riconducibile all'assessore alle politiche culturali del Comune di Crescentino Giuseppe Arlotta. Nel suo spazio virtuale Arlotta avrebbe pubblicato video e commenti inneggianti al fascismo. Tali deprecanti video per contenuto e messaggi contenuti, sono stati registrati su supporto dvd e recapitati da un cittadino presso le sedi dei partiti crescentinesi e quelle dei giornali locali.
Il contenuto dei video non lascia spazio ad eventuali equivoci: il primo raffigura i sette nani che cantano “Faccetta nera” durante la famosa scena del film Disney in cui i simpatici nani si recano a lavorare nella miniera di diamanti; il secondo ripropone una inedita versione della pubblicità Telecom che vede come soggetto protagonista Gandhi doppiato con la voce di Benito Mussolini.
In seguito, inni e canzoni di Massimo Morsello, cantante e terrorista italiano proveniente dall'area dei Nuclei Armati Rivoluzionari Fascisti, co-fondatore del movimento Forza Nuova ed una vergognosa video esaltazione di gerarchi nazisti appartenuti alle SS.
E' incredibile come nel 2008 una figura istituzionale che ha il dovere di rappresentare l'intera cittadinanza, esprima con questa fierezza la sua nostalgia nei confronti di un periodo storico e di personaggi che hanno portato l'Italia nella tragedia della dittatura e delle atrocità nazifasciste. Se aggiungiamo che tale assessore è titolare delle deleghe alla cultura, non possiamo stare di certo tranquilli relativamente ad un suo trasparente operato in linea con i principi di una società democratica (alla quale dovrebbe fornire le sue competenze nell'ambito della formazione culturale dei giovani crescentinesi).
Pertanto ci auguriamo che il Sindaco di Crescentino prenda immediatamente le distanze da questo tipo di manifestazioni pubbliche revocando tutte le deleghe ad Arlotta dimostrando dunque che i crescentinesi non sono amministrati da una giunta fascista.
Ci viene il dubbio, sollevato peraltro di nostri utenti nei loro commenti, che solo in aria di campagna elettorale le crepe dell'attuale amministrazione comunale facciano trapelare queste disgustose vicende.

giovedì 4 dicembre 2008

Lettera alla mia terra



Come ve la immaginate voi la vostra terra, il vostro paese? Come vi sentite quando andate al lavoro, passeggiate, fate l'amore? Vi ponete il problema, o vi basta dire, "così è sempre stato e sempre sarà così? Davvero vi basta credere che nulla di ciò che accade dipende dal vostro impegno o dalla vostra indignazione? Che in fondo tutti hanno di che campare e quindi tanto vale vivere la propria vita quotidiana e nient'altro. Vi bastano queste risposte per farvi andare avanti? Vi basta dire "non faccio niente di male, sono una persona onesta" per farvi sentire innocenti? Lasciarvi passare le notizie sulla pelle e sull'anima. Tanto è sempre stato così, o no? O delegare ad associazioni, chiesa, militanti, giornalisti e altri il compito di denunciare vi rende tranquilli? Di una tranquillità che vi fa andare a letto magari non felici ma in pace? Vi basta veramente?”
Roberto Saviano, Lettera alla mia terra, da La Repubblica, 22 settembre 2008

In questa lettera lo scrittore Roberto Saviano parla della camorra e lancia un grido d'accusa dopo la strage di Castel Volturno. Certo, Roberto parla del casertano, non del mite vercellese, ma le sue parole ci devono fare riflettere. Saviano, grazie al dono della parola, ha abbattuto in quelle terre il muro del silenzio in grado di coprire da sempre la commistione tra camorra, politica ed imprenditoria, ha scoperchiato un vaso di Pandora attraverso l'informazione e la comunicazione, attraverso la sua voce.
Siamo tutti colpevoli quando nella nostra comunità le ingiustizie quotidiane si ripercuotono sui più deboli, siamo colpevoli quando logiche perverse offuscano il nostro futuro, siamo colpevoli quando “il cambiare tutto per non cambiare niente” dei nostri tempi non ci permette di realizzare i sogni che avevamo da bambini. Siamo colpevoli perché abbiamo delegato, non ci siamo occupati in prima persona della nostra terra credendo che per fare ciò occorresse molto di più che il semplice AMORE per il proprio paese.
Non lasciamo che la cultura dell'illegalità e dei facili profitti si radichi anche qui giù al nord.